L’inquinamento atmosferico è una triste realtà che tutte le grandi città devono affrontare e fronteggiare ogni giorno. L’aria nelle città viene resa quasi irrespirabile dalla presenza del particolato, ovvero di particelle di piccole dimensioni disperse nell’aria. Lo smog è dovuto a diverse cause tra cui gli scarichi delle automobili, il riscaldamento domestico, i cantieri ecc. Anche Monza, città in grande espansione, deve fare i conti con le famigerate polveri sottili, nel 2011 infatti, per più di 100 giorni sono stati superati i limiti massimi di particolato presente nell’aria. Ma che cosa sono le polveri sottili di cui si sente tanto parlare? Con questa terminologia si intendono tutte quelle particelle, solide o liquide, presenti nell’aria che abbiano un diametro uguale o inferiore a 10 micron, per questo motivo vengono spesso indicate come PM10 (Particulate Matter). Il particolato può essere primario, se le particelle sono emesse direttamente nell’atmosfera, o secondario se invece si forma nell’atmosfera in seguito alla trasformazione chimica e alla condensazione delle sostanze gassose emesse. Le polveri sottili possono derivare da:
- Fonti naturali come le eruzioni vulcaniche, i pollini, l’erosione del suolo
- Fonti antropiche ovvero all’attività dell’uomo: scarichi dei motori a scoppio, riscaldamenti, attività industriali ecc
Pericoli per la salute dei PM10
La tossicità delle polveri sottili dipende dalla loro composizione chimica e microbiologica e dalle loro dimensioni. E’ ormai dimostrato che la presenza persistente di polveri sottili nell’aria che respiriamo aumenti l’insorgenza di malattie respiratorie e cardiovascolari. La composizione del particolato varia notevolmente durante l’anno così come variano gli effetti che queste particelle sottili hanno sul nostro organismo. La dimensione del particolato ha poi un’importanza eclatante sulla tossicità, le particelle con un diametro superiore o uguale a 10 micrometri infatti riescono ad essere filtrate dalla cavità nasale e risultano praticamente innocue ma via via che il diametro delle polveri sottili diminuisce aumenta la loro pericolosità. Particelle con un diametro di 7 micron riescono a raggiungere la laringe fino ad arrivare alle più pericolose polveri ultra fini (PM2,5, PM1) che riescono a raggiungere i bronchi e gli alveoli polmonari. Alcune delle malattie strettamente legate alle polveri sottili sono: l’asma, patologie cardio-polmonari e l’insufficienza polmonare. I soggetti più a rischio per le patologie legate all’inquinamento atmosferico sono: i bambini, a causa del loro apparato respiratorio ancora in fase di sviluppo, gli anziani e le persone già affette da asma, malattie respiratorie e cardiovascolari. Per tutti, ma soprattutto per questi individui, è importante evitare l’attività fisica all’aperto durante le giornate più inquinate e assumere molta frutta e verdura.
La legislazione
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2006 riconosce la correlazione tra l’esposizione alle polveri sottili e l’insorgenza di malattie cardio-respiratorie ed evidenzia la pericolosità delle PM2,5 per la salute dell’uomo. Da questa osservazione nasce la direttiva 2008/50/CE che prevede dei valori standard per la concentrazione delle PM2,5 oltre che delle PM10. A Monza vi sono delle “centraline per il rilevamento delle polveri sottili” per la misurazione della concentrazione di PM10 nell’aria. In base al Decreto Ministeriale 2 Aprile 2002 n60, il PM10 non deve superare i 50ug/m3 come valore massimo giornaliero e i 20ug/m3 come valore medio annuale. In caso di superamento è necessario attuare dei provvedimenti ad hoc, come blocchi del traffico, giornate ecologiche, lavaggio notturno delle strade, che permettano al PM10 di tornare entro i limiti accettati.
I cittadini possono fare molto per ridurre l’inquinamento a Monza, utilizzare maggiormente i trasporti pubblici, controllare annualmente la caldaia, installare dei pannelli fotovoltaici, acquistare le automobili ecologiche ecc. Questi sono solo alcuni dei piccoli accorgimenti che potrebbero far diminuire la presenza delle polveri sottili e garantire, quindi, un’aria più pulita e respirabile.